Maiô para uma sociedade à deriva

Swimsuit for an adrift society

mercoledì 25 aprile 2012

Il gioco si fa duro

"Continuiamo a crescere, a mutare la nostra forma, ci confrontiamo con alcune debolezze che devono essere corrette, non sempre scegliamo la soluzione migliore... eppure, nonostante tutto, andiamo avanti, sforzandoci di procedere eretti, in modo corretto, cosicché ci sia possibile onorare non le pareti, né le porte o le finestre, ma lo spazio vuoto che esiste dentro, lo spazio in cui adoriamo e veneriamo ciò che abbiamo di più caro e importante." Paulo Coelho

Ho perso il conto...forse è la sesta serata di laboratorio teatrale. Il gioco si sta facendo veramente duro.
Mi trovo già a rimpiangere le prime volte, i compiti, la comprensione dei guru...
...ormai hanno gettato la maschera. Sono davvero spietati. Non ci risparmiano nulla...
Però ragazzi...quando Matteo ha gridato la frase di Federica è stato un colpo al cuore. Stanno diventando un po' i miei idoli i nostri maestri. Devo assolutamente vederli all'opera. Credo siano due grandi attori.
Oggi non mi dilungherò sulla blog-cronaca della serata. Ormai il nostro tempo è sempre più dedicato alla preparazione dello spettacolo. Noi, forse, dovremmo già essere "preparati".
Io non mi sento preparata.
Non posso fare a meno di immaginare il pubblico davanti a me e questo pensiero mi imbarazza. Mi blocca.

Prima era diverso. Con gli emozionattori è diverso.
Non so bene spiegare il perchè. In fin dei conti ci conosciamo pochissimo. Non sappiamo quasi nulla l'uno dell'altro.
Eppure, dentro quel teatro, tra di noi, non c'è aspettativa, non c'è giudizio.
Siamo venti spiriti che si animano solo su quel palcoscenico. Senza passato e senza futuro. Solo puri "esseri". Anime distanti che si avvicinano per una sera alla settimana.
Fuori di lì è già diverso. Lo sento. Fuori di lì cominciano le domande. La conoscenza di quelli che sono i nostri mondi esteriori. Lo so, è normale...ma mi sembra un pochino di rovinare tutto. :-)

p.s. L'attimo fuggente, (il salto dalla tavola) che la volta scorsa mi era tanto piaciuto, ieri sera è stato veramente difficile. Dall'inizio alla fine. Il condizionamento mi ha rapita.
Preferirei mille volte recitare una parte piuttosto che salire su un pulpito per dire qualcosa di personale davanti a persone che mi conoscono. Stravolgerò la mia frase, la renderò incomprensibile. Come alcuni hanno, saggiamente, fatto dall'inizio. (Lo so...vi piaceva molto la mia composizione dal finale shock..:-) ma non la reggo...fisicamente :-)

E ora leggiamoci i pensieri che mi avete inviato...e buona Liberazione...
( aspetto i vostri messaggi..per aggiungerli al post)


Marta                                                                                                                                                                     
Che imbarazzo..non conosco nessuno..abbracciare tutta sta gente?? Questi erano i miei pensieri il primo incontro..ma poi questi volti sconosciuti hanno preso un nome e una personalità: divertenti, interessanti, prendono sul serio ciò che c'è da fare, ma non troppo se stessi..allora anche per me è diventato più facile abbracciare, almeno idealmente, questi "conosciuti"! :)

Beatrice
Federica, la moderata.
Elena, la vera.
Gilda, il generale. :-)
Barbara, la dolce con le palle.
Loria, la Thelma di Scortichino.
Anna Conf , l'emozionatamente pratica.
Anna 2, l'indipendente.
Davide, il piccolo GRANDE.
Daniela Guerz, l'entusiasta.
Daniela B, bellezza piena.
Elisa G, l'allegria.
Elisa P, la ballerina.
Elisa C, sempre nella parte.
Marta, la timida con tanto da dire.
Gaetano, l'impostato. :-)
Nicola, il gigante con cuore di bimbo.
Ambra, la seducente.
Paola. la precisa.
Cristiana, sognatrice presente, porto sicuro. AMICA MIA GRANDE

Anna C.
Era una sera di marzo,
io e due amiche abbiamo deciso già da un mese che parteciperemo a questo corso; un po' per caso e un pò per noia.
Siamo eccitate e anche preoccupate!
E poi si inizia.
Imbarazzo, impaccio e un pensiero del perchè sono capitata qui!
Il nostro è un bel gruppo eterogeneo in tutto e forse è per questo che mi piace! Abbiamo in comune che ci sentiamo tutti protagonisti l'uno per l'altro!
Dopo poco svanisce e rimane la gioia di condividede, vivere, esprimere, scoprire che hai voglia di metterti in gioco.
Mi costa fatica, ma ne vale la pena!
Penso che tutti dovrebbero farlo per imparare a condividere emozioni.
Siamo tre amiche che entrano per la sesta volta in teatro e pensano che si stà facendo dura la faccenda ma che sentono già il vuoto di quando sarà tutto finito!

Elena
ANIME SCIOLTE IN CERCA DI FELICITA'..

Ambra
Quanta voglia di iniziare questo corso! Il teatro mi mancava. Quando si è sul palco paradossalmente cadono tutte le maschere e ci si sente veri. Si impara tanto, sotto queste luci caldissime. Uno dei momenti più belli fino ad ora è stato quando i nostri guru ci hanno fatto rifare, uno alla volta, la parte dell'attimo fuggente. Fuggente un bel nulla, e nemmeno tanto attimo, a dir la verità. Il fatto è che fino a che va sempre tutto bene non c'è pressione, non c'è tensione e non si cresce. Federica non riusciva a gridare. A volte certe cose le abbiamo dentro, ma buttarle fuori con forza è faticoso. Dai, Federica, puoi farcela! Niente, ha bisogno di più carica, ha bisogno di energia. Uno dopo l'altro i più coraggiosi sono saliti sulla cattedra per gridare quel che lei aveva scritto, e quando l'ho vista andare con determinazione verso la sedia, salire decisa e di schianto urlare, sono stata davvero felice. Felice perché il gruppo l'aveva aiutata, felice perché era cresciuta, felice perché si era liberata delle sue paure. Felice perché è stata una lezione. Provaci, provaci di nuovo, non demordere. Ce la farai! E ce l'ha fatta. Finito il suo grido si è alzato un coro di applausi e...quanta emozione ci ha trasmesso in quel momento!


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