Maiô para uma sociedade à deriva

Swimsuit for an adrift society

venerdì 20 aprile 2012

"La prima sorsata di birra"


 "È l’unica che conta…le altre, sempre più lunghe, sempre più insignificanti, danno solo un appesantimento tiepido, un’abbondanza sprecata…l’ultima, forse,riacquista, con la delusione di finire, una parvenza di potere…ma la prima sorsata! Comincia ben prima di averla inghiottita…già sulle labbra un oro spumeggiante, frescura amplificata dalla schiuma, poi lentamente sul palato beatitudine velata di amarezza…come sembra lunga, la prima sorsata…la beviamo subito, con un’avidità falsamente istintiva…di fatto, tutto sta scritto: la quantità, nè troppa nè troppo poca che è l’avvio ideale; il benessere immediato sottolineato da un sospiro, uno schioccar della lingua, o un silenzio altrettanto eloquente; la sensazione ingannevole di un piacere che sboccia all’infinito…intanto, già lo sappiamo: abbiamo preso il meglio…riappoggiamo il bicchiere, lo allontaniamo un pò sul sottobbicchiere di materiale assorbente…assaporiamo il colore, finto miele, sole freddo…con tutto un rituale di circospezione e di attesa, vorremmo dominare il miracolo appena avvenuto e già svanito…leggiamo soddisfatti sulla parete del vetro il nome esatto della birra che avevamo chiesto…ma contenente e contenuto possono interrogarsi, rispondersi tra loro, niente si riprodurrà più…ci piacerebbe conservare il segreto dell’oro puro e racchiuderlo in formule…invece, davanti al tavolino bianco chiazzato di sole, l’alchimista geloso salva solo le apparenze e beve sempre più birra con sempre meno gioia…è un piacere amaro: si beve per dimenticare la prima sorsata…"
"La prima sorsata di birra" (e altri piccoli piaceri della vita) è il titolo di un libro che ho letto qualche tempo fa. L'autore è Philippe Delerm.

Con questo post si inaugura la mia nuova etichetta..."La prima sorsata di birra" e, Bikiniamarantoblog inizia a compiere una parte del suo dovere. Saranno brevi post che parleranno di piccole coccole...che rendono la vita più lieve...costumi da bagno (per sentirsi meno nudi).
Informo i lettori che, per chi è sempre "molto vestito" o, nei casi più estremi, "corazzato", questo blog non è indicato.

                                                        Painted from memory 




Per chi, come me, è costretto a fare diversi chilometri per recarsi al lavoro, è indispensabile riempire quei tempi che, altrimenti, dovremmo chiamare "sprecati". E siccome mentre si guida sarebbe vietato distrarsi (che poi dopo tanto tempo che si fa la stessa strada l'auto va da sola e a volte, quando recuperi le funzioni cognitive ti chiedi come hai fatto ad arrivare fin lì) è necessario trovare attività non troppo deconcentranti.
Sono poche...
pensare, ascoltare musica, cantare...(se voi ne conoscete altre fatemi sapere).
Converrete con me che ci sono canzoni che sembrano scritte per viaggiare in auto. Che ti rasserenano l'animo e la guida.
Questa mattina ho trovato un cd che non ascoltavo da molto tempo.
Painted from memory  Elvis Costello whit Burt Bacharach
L'ho infilato...e sono partita.
40 minuti di viaggio...in ogni senso. Bellissimo. La musica. La voce di Elvis Costello. I miei pensieri.
Non stavo andando al lavoro stamattina...ero su una litoranea, costeggiavo il mare.
La mia giornata è iniziata veramente bene. L'ho ascoltato anche al ritorno e credo che per qualche settimana sarà la colonna sonora dei miei viaggi.

(Forse è più da femmina...:-) ma lo consiglio a tutti. Anche se non è il vostro genere musicale. Perchè come dice quel saggio di mio figlio...le orecchie devono essere aperte ad ogni tipo di musica.
Buon ascolto...

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