Maiô para uma sociedade à deriva

Swimsuit for an adrift society

mercoledì 6 marzo 2013

Oggi lascio fare a voi...(sgrunt)

Sono influenzata e anche piuttosto arrabbiata. Da cinque giorni non faccio altro che vegetare. E la cosa che mi ha fatto più arrabbiare è stata l'essermi persa una delle serate più strong del corso di teatro. Io detesto perdermi gli eventi...
L'ho sempre detestato. Non sapete quante volte avrei voluto sdoppiarmi per poter essere in due posti contemporaneamente. Anche tre.
E non posso neppure consolarmi fumando...sgrunt...
E il diario deve essere aggiornato.
E siccome ho dei compagni di viaggio fantastici, che mi hanno riempito di messaggi per aiutarmi nella stesura del diario di A Mosca! A Mosca!, lascerò compilare a Daniela Guerzoni il 5 Marzo 2013.
Copio e incollo ciò che mi ha mandato.
Eccolo qua...



..questo è il mio racconto...per te...che avresti amato davvero tanto una serata come quella di ieri sera...
...la concentrazione con sottofondo musicale leggermente più inquietante del solito...a me è venuto un gran caldo da subito (forse i termo erano anche un po' alti)
...la cecità è stato un passaggio difficile...essere ciechi senza far finta di esserlo...senza essere banali nei movimenti...essere davvero ciechi..
Gli abbracci...momento in cui la sala ha traboccato di amore e energia positiva...abbracci forti...fortissimi...nessun imbarazzo o quasi...io comunque non l'ho percepito..
Gli abbracciatori e gli abbracciati (che non ne volevano sapere proprio di essere abbracciati però..)..insomma...lo definirei molto faticoso dal punto di vista fisico...corse di qua e di là per abbracciare con tutto il cuore qualcuno che non voleva essere abbracciato...scappare e liberarsi come meglio si poteva, anche arrabbiati e infastiditi, da quel qualcuno che non so perchè voleva abbracciarci...
...poi va bè...hanno voluto esagerare ed allargare il giro di questa confusione di abbracci ad un trio...uno non faceva altro che rincorrere l'altro che a sua volta rincorreva il terzo in cerca di questo abbraccio...respingendo ovviamente il rispettivo abbracciatore ...posso dirlo...Gilda ha una forza incredibile.. .. e siamo arrivati stremati..fisicamente..ma credo anche divertiti..
..tutto ciò forse aveva lo scopo di farci sfogare e arrivare quindi alle interpretazioni personali di Checov molto meno tesi???..per quanto riguarda me ha funzionato..
Ogni interpretazione è stata un emozione diversa..18 versioni...se ancora ci penso...mi vengono i brividi..
te li scrivo mano a mano che mi ricordo.. ...


GILDA: Checov e la casa bianca.
Emozionante e commovente nel suo ritorno in una casa..che forse non c’è più...da una sporta tira fuori una serie di oggetti...sicuramente importanti...li tocca come fossero la cosa più bella e qualcosa che le è mancata tanto...
Musica: Casa bianca di Don Backy
DANI G.: Checov e la camera di cartone.
La camera in una scatola di cartone...le finestre..il letto..il giardino..su ciascuno un pezzo della frase…la camera-gioco..abitata da una barbie felice di esservi..ma che si addormenta nel suo letto insieme a me..stanca..troppi pensieri..
Musica: Pour que l’amour me quitte di Elisa
DANI B.: Chechov e l’entusiasmo esasperato
Spassosissima nella sua versione super improvvisata…questo entusiasmo esagerato, esasperato..agitato..per il ritorno a casa..una mimica nei movimenti e nelle faccia che mi ha fatto morire dal ridere..dico solo meravigliosa.
ELENA: Checov e il flamenco o tango (?) (sono troppo ignorante in materia)
Da vedere..perchè l’Elena regala sempre..questa lettura anche un po’ aggressiva della frase..che termina con un accenno di ballo..lei vestita di tutto punto.. maglia rossa..gonna nera..gambe nude e queste scarpe rosse…bellissima..
PAOLA: Checov e la tecnologia
Bravissima e credibilissima in questa telefonata il cui testo era appunto la frase..
MARTA: Checov e la confusione
..affanno e fatica..(ho sentito il senso del soffocare..)..per il tentativo di sovrastare con la sua voce il frastuono dei troppi pensieri rappresentanti da questo vociare di sottofondo…e poi la frase..brava..
AMBRA: Checov e “la non voglia”
..passa tutto il peso di un ritorno sicuramente non voluto..in una casa sicuramente non amata..dove non sembra esserci niente che la lega affettivamente..bella versione “negativa”…
ANNA C.: Checov e “la voglia”
..subito dopo Ambra ecco la versione “positiva”..grandissima voglia e smania di tornare..di ritrovare le proprie cose..di progettare per il domani..si sentiva tutto..
DEBORA: Checov e il Messico
..viaggio a ritroso rispetto alla frase..ricordi di viaggio attraverso le fotografie, la musica, i racconti di Debora…qualcosa per cui avere troppi pensieri per riuscire a dormire..
FEDERICA: Checov e il genio
..disarmante..un senso di inquietudine (a me personalmente…)…non tanto per la camera-libro…per lo sbattere delle cose a terra..ma per il lenzuolo e la scritta..la scelta di due pezzettini della frase.. sono a casa…troppi pensieri...
Musica: Broken home di Tricky
BEA: Checov e i cartelli
..bella la versione non verbale usando solo i cartelli..l’idea mi è piaciuta quando l’ho vista a Sanremo..efficace e diretta.
Musica:…non ricordo ma il pezzo era bello forse di Lorenzo..??
ELISA P.: Checov e Il piccolo principe
..emozionante..sono salite le lacrime..è come se stesse dicendo qualcosa che avrei potuto dire anche io o chiunque altro in quella sala..ma lei ha trovato le parole, i toni, i movimenti più giusti..elaborare un lutto come quello legato al terremoto..cominciando con il tornare a casa..tanto desiderato..bravissima..
ELISA G.: Checov e le fotografie
..accompagnate dalla sua voce calda..tranquilla e decisa..ecco le fotografie..”la mia camera”..”le mie finestre”..”il giardino”..passando attraverso la speranza..la ricostruzione..molto toccante..
ANNA G.: Checov e la felicità
..la miglior scenografia improvvisata..Anna è stata l’espressione di pura gioia per il ritorno a casa..si sentiva in ogni movimento..nel suo non verbale sempre così diretto…bello..
ARIANNA: Checov e la voce fuori campo
..geniale..l’idea di mimare la frase sulla sua voce fuori campo registrata..brava e convincente..
TYLIN: Checov e la consapevolezza
..emozionante e allo stesso tempo consapevole mentre raccontava della sua camera che ora non c’è più..che il terremoto le ha portato via..materialmente ma non mentalmente..bella nel descrivere mentre immagina chiudendo gli occhi la sua camera com’era.. bravissima..
ROBERTA: Checov e la lettera
..Bravissima e convincente nella versione di lei che al ritorno in una casa da cui è lontana da un po’..descrive in una lettera all’amato..un misto di ironia pungente e stanchezza..bello anche lo scritto.

Daniela Guerzoni


Direi che Daniela ha descritto perfettamente la serata. Serata per la quale la forma fisica, se ho ben capito, era d'obbligo.
Fossi venuta sarei svenuta. :-)
Serata fantastica. :-(
Accetterò di essermela persa forse tra uno....due anni...
Grazie a tutti per i messaggi.
Corse, abbracci a due, a tre, specchi, finti ciechi. E' divertente pensare che chi legge per caso questo diario, si potrebbe chiedere se siamo tutti folli...
Sgrunt!!! Cri

 

 

1 commento:

  1. Siamo affamate e folli di energie!
    Evvero mancava Marco:-(
    Anna

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