Maiô para uma sociedade à deriva

Swimsuit for an adrift society

giovedì 8 marzo 2012

La dea bendata

Bene bene...ho iniziato il corso di teatro.
Il nome mi inquietava un po'..."L'emozione necessaria".
I guru dicono, tra il serio e il faceto, che ci cambierà la vita.
I guru sono Chiara e Matteo che ci accolgono nel teatro con un bel sorriso rassicurante (seppur beffardo)...di chi sa dove vuole "arrivare".
Gli aspiranti emozionattori sono venti. Cioè, ...(dove scappi)... siamo venti.
Diciassette donne e tre uomini. (forse per le donne le emozioni sono più necessarie :-)
Dopo una breve presentazione ci fanno salire direttamente sul palcoscenico...
...con una benda in mano.
Sono già fortemente preoccupata.
Esercizio rapido di rilassamento e ci bendiamo. Venti esseri bendati su un palcoscenico.
Temo per il mio equilibrio e per le mie vertigini. E poi ho un senso dell'orientamento precario anche ad occhi aperti.
La prima prova è la seguente:
dobbiamo camminare sul palco ed ogni volta che sentiamo la presenza di qualcuno, dobbiamo prendergli le mani e presentarci. Si può anche chiacchierare un po'.
In questa cecità di gruppo, l'idea di non scontrarsi con nessuno e rimanere soli fa paura. Mi rendo conto che faccio di tutto per trovare un cieco da conoscere. Nel momento del contatto, le strette di mano sono talmente intense che farebbero accaponar la pelle alla British Olimpic Association.
La seconda prova, sempre alla cieca, consiste nello stesso gioco, ma questa volta dobbiamo camminare in silenzio e quando sentiamo qualcuno vicino a noi lo dobbiamo abbracciare. (torno indietro nel tempo, a quando abbandonai un corso di yoga perchè tutto quel contatto fisico con estranei non lo potevo reggere).
Ce la potrò fare?
Ce l'ho fatta, ho abbracciato quattro emozionattori tra i quali ho avuto la fortuna di incontrare la mia amica Bea. Con la certezza di passare inosservata ho deviato un pelo dal percorso...
(...come prima volta quattro abbracci possono bastare).
Ammetto che il primo esercizio è stato bello. Conoscere delle persone mai viste prima al buio totale è interessante. C'è chi ti tocca il viso, chi ti parla con una bella voce, chi ti stinge forte le mani.
Finalmente ci togliamo la benda. Mi lacrimano gli occhi.
I guru ci chiedono di presentarci singolarmente con nome, un aggettivo e un difetto.
Sono di nuovo al buio...cervello in tilt...in questo momento non mi conosco. Mi faccio consigliare da Anna e ripeto quello che mi ha detto lei (in questo preciso istante mi conosce senz'altro meglio di quanto mi conosca io).
A questo punto veniamo divisi in quattro gruppi. Ogni gruppo deve creare un piccolo sketch ispirandosi a un film famoso. Abbiamo trenta minuti di tempo. Ogni gruppo si isola dagli altri. Non conosco nessuno dei miei compari ma in un nanosecondo siamo affiatatatissimi. Concentrati sull'obiettivo e smaniosi di non perdere tempo.
Decidiamo di fare una mini parodia di Forrest Gump.
Io faccio la parte di una che litiga al telefono col moroso...e mi viene quasi naturale (strano, io non litigo mai al telefono). Chiudendo la telefonata dico, rivolgendomi a colei che interpreta Forrest: "Ma perchè gli uomini sono così stupidi?"...e Forrest risponde: " La mamma diceva sempre...stupido è chi lo stupido fa."
Terminato il tempo ogni gruppo presenta il suo sketch.
Tutti belli, veramente.
Bravi aspiranti emozionattori!

Il laboratorio si conclude con un'ultima prova. Ognuno di noi deve scrivere su un foglietto il personaggio di un film che amerebbe interpretare e perchè.
Oddio...di nuovo il buio. Non mi viene in mente nulla di intelligente. Non c'è tempo...scrivo un'emerita boiata. Dopo due minuti mi si accende la luce...ma ormai è tardi. Beh, lo scrivo qua.
Vorrei essere Blanca...del film "La casa degli spiriti"...il perchè è troppo lungo da spiegare.

Prima serata dedicata alla conoscenza. Obiettivo raggiunto. Tutta gente simpatica e viva.
Compito per la prossima settimana...
...scegliere una canzone da...interpretare.
Pensavo a questa...

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