Maiô para uma sociedade à deriva

Swimsuit for an adrift society

domenica 4 novembre 2012

Il mercatino delle pulci


Stamattina mi sono svegliata presto.
Presa da un momento di sportività di quelli da cogliere al volo ho deciso di andare a "correre".
(Sono l'antisportiva per eccellenza ma ultimamente ho questo pensiero fisso delle prove di resistenza fisica che mi servirà per quando dovrò fare il giro del mondo.)

Esco di casa con la mia tutina blu e parto. Quasi dimentica della viabilità compromessa dal terremoto.

Ehhhh...è un po' che non si nomina la parolina "terremoto" qua dentro...

Davanti a quello che resta della chiesa del mulino, cioè a cento metri da casa mia, mi fermo. La strada è bloccata. Ovvio. Lo so da mesi. A piedi forse si potrebbe anche passare, ma non mi va.
Pensavo di prendere la ciclabile di via Canalino e ho già sbagliato strada. Non ho voglia di tornare indietro e ho già fame.
Vado al bar.
Di corsetta ma vado al bar.
Allungando un po' il percorso ma vado al bar.

La mia complice barista mi ha tenuto da parte il "fazzoletto alla crema". Attentissima ai miei tempi, mi fa trovare il caffè pronto sul bancone esattamente 5 secondi dopo aver deglutito l'ultimo boccone di pasta. Sono già un po' nervosa.
Un sorso d'acqua...grazie.

Esco dal bar e per non sentirmi troppo "sportiva dei miei stivali" decido di andare al container edicola a comprare il giornale con passo leggermente accellerato.

Dopo trenta metri ho la visione.

Oggi è la prima Domenica del mese. A Sanfe c'è il mercatino.
Ecco che crollano tutti i miei buoni propositi per la giornata.
Mi blocco di nuovo e mi guardo intorno.
Mi sembra un film di Aki Kaurismäki.
Non riesco a cogliere un colore che non sia il grigio.
Alcuni mercanti hanno steso un fazzoletto (grigio) per terra e vi hanno appoggiato sopra la (grigia) mercanzia.
Qualche banchetto (tavolino grigio) sul marciapiede (grigio) di via Mazzini sembra sfidare le case (grigie) "incatenate" sopra di lui, sugli oggetti di cui porta il peso e sulle teste dei venditori.
Altri, i privilegiati, sotto ai portici di via Ferraresi, sembra che vendano oggetti quasi felici. Ma sempre grigi.
Piove. Piano ma piove. Una pioggerella grigia.

L'unica macchia di colore blu nella mia fotografia è un vigile che chiede autorizzazioni.
Almeno è una parvenza di mercatino con le carte in regola.

Vado a comprare il giornale. Voglio leggere immediatamente quello che accade nel mondo. Voglio nausearmi di malapolitica ma fatemi uscire da questo momento di nulla.

Non riesco a capire se è tristezza quella che mi invade o semplicemente una sorta di rassegnazione...
Ma in fondo non ha importanza. C'è poco da filosofeggiare.
Autorizzazione alla tristezza negata.
Almeno quando eravamo nell'immediato post terremoto potevamo sentirci tristi con l'autorizzazione...

Post da cratere.
Inutile e amaro. E grigio. Domani magari ne scrivo uno più allegro.
Fate buoni affari al mercatino delle pulci.
Buona domenica.




2 commenti:

  1. http://massimobelfiori.blogspot.it/2011/01/al-mercatino.html

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    Risposte
    1. Al mercatino

      Passeggio indifferente.
      Si espone sui banchi
      Ciò che non cerco:
      La risposta
      Ai miei perché.

      Mi sono permessa di fare un copia e incolla dal tuo blog perchè il link non permette di accedervi direttamente. Grazie Max Ciao

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