Maiô para uma sociedade à deriva

Swimsuit for an adrift society

giovedì 12 luglio 2012

...non vado avanti.

Una cosa che mi provoca frustrazione è che, da quando c'è stato il terremoto, ho difficoltà ad interessarmi e, forse anche a capire, quello che succede al di fuori della "zona rossa".

Anche quando voglio scrivere...parto spedita, mi sembra di avere in mente una sacco di concetti, di pensieri, di idee...ma poi mi si inchioda il cervello.

A volte penso che mi sia venuta una paresi al cervello.
Ho difficoltà a seguire un film...anzi credo di non averne più guardato uno dal 20 di Maggio.
Non leggo giornali. Le notizie in rete si e no le capisco...perchè non seguo più niente. Non so più chi è Mario Monti. Non so più cosa fa Berlusconi (e questo forse è un bene). Non riesco a pensare, come facevo prima, alle ipotetiche mete per i miei viaggi.
La cosa però che mi fa arrabbiare di più è che ho già iniziato tre libri, con la speranza di trovare quello che mi possa rapire ma...
...non vado avanti.

Solo la musica mi distrae.
Sto ascoltando...e osservando.
Anche nelle persone più positive vedo quel lieve tono di grigio negli occhi.
her.etico presto farà un bilancio sull'agibilità delle anime.
Possiamo raccontarcela finchè vogliamo...ma ora, qui, siamo tutti un po' più tristi.

19 commenti:

  1. Io ho visto un film al cinema. Da solo. Era dal week end precedente al 20 che non ne vedevo uno. E ora? Sto leggendo pochissimo, lavoro male e ho l'angoscia quando viene sera. Però so che finirà prima o poi.

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    1. Anche io so che finirà prima o poi...ma mi è impossibile prevedere, anche in maniera approssimativa, i tempi...

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  2. Forse è il momento buono per leggere "Il Pasto Nudo" di Burroughs, e se non riesci ad andare avanti puoi provare a leggerlo al contrario, partendo dall'ultima pagina.

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    1. Dunque, ne ho 2 copie:
      la prima è quella che ho letto quando avevo 20 anni, Sugarco edizioni, ottobre 1980, bordo delle pagine ingiallito, con alcune macchie sulla copertina (è strano, ma lo ricordo bene, qualcosa caduto dai pioppi che ci sono in Vallechiara a Medolla e che ha indelebilment4e sporcato questo libro).
      La seconda è quella appartenente alla collana pubblicata da Repubblica alcuni anni fa.
      Secondo te quale ti presterò?

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    2. Mi piacerebbe quello scritto più in grande. Sono sempre più accecata. :-)

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  3. Qui a Modena abbiamo avuto il terrore e basta. E lo teniamo e zitti, via andare.io dormo ancora con la porta aperta camuffata da chiusa. Però una cosa la so.
    Credo di capire come ti senti. A me é successo quando mi hanno detto che avevo il cancro. Tre, quattro giorni, e la vita diventa un pezzo di stracci rivoltati, aperti, cuciti, morfina, dolore, dolore, date via le mie cose prima che vi tocchi farlo quando sono morta.dopo, con la chemio, galleggiavo.non vedevo le righe se leggevo. Non sentivo il mio corpo.i miei libri, la mia musica, il mio cane, l'amore.tutto fermato. Tutto impossibile pensare al futuro.congelata,e male. E poi i giorni si sono sciolti, difficili, brutti,e poi pensavo è passato un anno,mi compro un paio di jeans. Poi è la vita che ti ripesca.
    Chè é impossibile,avevo dato via tutto...auto, vestiti, persino metà mobili. Li ho ricomprati, sempre nel precario stare qui. Sono passati 5 anni.ogni esame mi dico stavolta non passa, stavolta é finita. E invece no. Bisogna stare fermi, la vita lavora dentro.è ciò che il mio cuore augura a ciascuno di voi.

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    1. ...Federica...credo che il tuo augurio sia il più sincero, il più elevato e il più...utile che io abbia mai ricevuto. Quando ci possiamo vedere? :-) Vorrei conoscerti. Cristiana

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    2. ... e io mi aggregherei volentieri.

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  4. Non so te Her, ma io ho appena preso una lezione di quelle che ti scaravoltano.
    Mi serviva, sono in fase "no vaff... non lo dico più che va tutto bene solo perchè ho ancora le mie cose e la casettina dove vivo".

    Grazie, Federica.

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    1. Si, anche a me serviva...i blog servono anche a questo. :-)

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  5. Anche un mio amico sta passando un periodo analogo. Solo che l'ha presa davvero male e sta cadendo in depressione. Il medico gli ha consigliato di consultare uno psicologo, di scaricare lo stress... :(

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    1. Un tour sotto il tendone dello psicologo? Ci penso...anche se per me non c'è miglior terapia di questa. Condividere e comunicare.

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  6. "... la vita lavora dentro" Grazie Federica.

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  7. Ho sentito Gilda...mi ha detto di non forzare la mia mente. Di lasciarle il tempo di elaborare. Con calma.
    Le ho detto che mi sembrava di perdere del tempo della mia vita. Mi ha detto che non è tempo perso.
    Mi ha detto di fare solo quello che mi sento di fare...che poi avrò il modo per recuperare. Che una mente attiva a volte necessita di pause...anche se forzate. :-) L'ho scritto perchè voleva metterlo nei commenti al blog ma non è riuscita.
    Ti ringrazio molto per avermi chiamato Gilda. :-) Cri

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  8. Cristiana, in un certo senso ci conosciamo già su facebook, che non è proprio conoscersi, eh, ma un poco aiuta, se lo si vuole.io ho trovato il tuo blog prima che perdessimo un pò tutti il sonno.Lì sono Fede perchè no Lucia Renzo, proprio un bel nome del cappero, ma non volevo i vecchi compagni di università per le rimpatriate. Ti avrei scritto io perchè ho detto a Davide che sarei stata disponibile per la sera del 28 a dare una mano, e lo sono ancora, ma fino ad oggi non potevo saperlo. Quanto al resto, devo chidervi invece perdono, non volevo di certo spostare l'attenzione su di me.il mio augurio è quello di una sopravvissuta. Come voi. Che ha degli affetti, delle passioni ed anche un paio di oleandri e una pianta di basilico. Ci sono dei momenti in cui la vita è avara, cattiva anche. Non la stiamo buttando quando ci sembra di non sentire. È il poco che so. Nessuno qui al momento, nemmeno io, è alla fine.ci hanno strappati dentro, ci hanno cambiato tutte le prospettive.non credo che essere forti significhi ripartire alla grande ma affrontare la voragine senza darsi anche il peso del tempo perduto.che torna. Spero di vedervi presto, io sarei ancora disponibile per il 28, se mi prendete.:) vi abbraccio.

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    1. Noi ti prendiamo...
      ...hai già avvisato tu il "capo" di Barcollo ma non mollo? Mandami un messaggio nel privè con nome e cognome...e tel. (se ti va):-)
      ps. forse avevamo tutti bisogno di spostare un'attimino l'attenzione...

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  9. mamma... "mamma".
    Leggere il tuo blog è sempre un grosso e grande piacere. Rilassa. E poi è proprio vero, mentre leggo mi sembra come di sentire la tua voce.
    Bypassando tutto ciò volevo dirti che bisogna pensare oltre, andare avanti. E' difficile, difficilissimo, lo so! Ma pensa che, a questo mondo, c'è gente messa ancora peggio di noi, loro si che dovrebbero essere aiutati, ma l'uomo forse non e ne è accorto, o fa finta.
    Dobbiamo assolutamente cercare di fare un analisi interiore per capire ciò che vogliamo realmente, forse si anche lanciando una moneta per aria (qui non sarà il denstino a decidere, ne sono sicuro, poichè mentre si compirà questo gesto, in mente desidererai quello che vorresti si avveri!) prendi la strada e riparti. Lavoro, casa, amici, tempo libero!.... teatro! :) riprenditi tutto! Non lasciare nulla indietro. La metteremo nel bagaglio delle esperienze di vita.
    Un bacio, ti voglio bene.
    PS: penso non ci sia bisogno della mia firma :) hai forse già capito chi sono no? ;)

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