Maiô para uma sociedade à deriva

Swimsuit for an adrift society

giovedì 21 giugno 2012

Per Anna nel giorno del suo compleanno

" Dal mio quarto piano sull'infinito, nella plausibile intimità della sera che sopraggiunge, a una finestra che dà sull'inizio delle stelle, i miei sogni si muovono con l'accordo di un ritmo, con una distanza rivolta verso viaggi a paesi ignoti, o ipotetici, o semplicemente impossibili."
Fernando Pessoa

Eravamo fanciulle, nate ieri, affacciate a una finestra a contemplare un mondo.
Il volto finalmente disteso. Il cuore acceso da quella fiammella che ci accomuna...da sempre.
Ma di colpo ci hanno sbattuto violentemente in faccia lo scuro. Ci è arrivato sul naso.
Ci ha scaraventato a terra. Lontano dalla finestra e dalla luce.
Ora rannicchiate al buio non riusciamo più a vedere nient'altro che il buio della nostra piccola stanza.
Il male al naso è talmente forte che ogni sforzo per aprire gli occhi e trovare una via d'uscita è vano.
Ogni interesse per quello che c'è fuori dalla finestra è tarpato.
Io l'ho capito. Le fanciulle si sentono tutte in una piccola prigione.
Rimane il respiro ma non si vede vita.
Perchè in realtà la vita non c'è. La vita si può solo creare. E lo possiamo fare solo noi.
Non so ancora come. Mi fa ancora troppo male il naso. Ma vedo uno spiraglio e so che fuori dalla nostra finestra c'è ancora tutto. C'è ancora di più.

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