Maiô para uma sociedade à deriva

Swimsuit for an adrift society

mercoledì 19 marzo 2014

Chi, come, dove, quando e ... perché?

Cari nuovi arrivati,
sono qui a scrivervi per chiedervi se vi siete ripresi dalla serata...


Perché voi magari penserete: Ma come? Uno si iscrive ad un corso di teatro, che oltretutto si chiama "I nostri giorni felici", convinto di passare una serata rilassante, di fare qualcosa di assolutamente divertente e poi si trova in mezzo a situazioni che tutto sono tranne che felici.

E' stata dura.
Eppure ieri sera si sono toccate corde meravigliose.
Note di profondo valore.
Pause musicali.
Silenzi lirici.

L'esercizio era difficile.
In quei minuti di concentrazione nei quali dovevamo focalizzare interiormente l'emozione abbiamo risposto senza parlare a cinque domande:
Chi, come, dove, quando e perché.
Gia, perché?
Perché farci ricordare un CHI che ci ha fatto molto male? Un COME quel CHI ci ha fatto soffrire, un DOVE, un QUANDO e un PERCHE'...
Un perché che a volte non esiste neppure. Oppure non conosciamo e non conosceremo mai. Un perché che possiamo solo supporre.
Perché farci immaginare di avere quel CHI davanti per potergli parlare, chiedere spiegazioni, o non riuscire a dire nulla, se non con il linguaggio delle lacrime?
Perché serve. Credo serva a conoscerle meglio queste maledette o benedette storie che ci navigano dentro. Credo serva a catalogarle al nostro interno.
E questo catalogo serve, sul palcoscenico, perché lo possiamo sfogliare e scegliere quello che vogliamo essere al momento giusto.
E' un po' come scriverle. Le vedi, provi a dare loro un nome e ti pare quasi di comprenderle meglio. E quando le comprendi un pochino ti fanno anche meno paura. Ci puoi anche giocare un po', su un palco, o in una sala mensa. Non sono più loro a condizionare te, ma sei tu ad approfittare di loro.

Qualcuno oggi mi ha detto che è stata una serata fondamentale per tanti.
Lo penso anche io.
E non importa se si è pianto, gridato, sussurrato o non si è saputo fare uscire un filo di voce.
La cosa importante credo sia che tutti abbiamo capito come si fa.
C'è chi riesce meglio, chi un pochino meno,
chi si blocca,
chi si sblocca
e chi sbrocca.
Si impara da tutti.











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